Ott 9, 2019 /

Museum – Assisi – Le Reliquie del Santo.

La Cappella delle Reliquie della Basilica Inferiore di San Francesco d’Assisi.

Presentiamo l’intervento di realizzazione dell’Esposizione, attaverso le parole dell’Intervista all’Architetto Mauro Amurri, responsabile dell’area Design di DACA Vetrina D’Autore.

“L’ intervento di Assisi nasce da un rapporto oramai consolidato negli anni con la Custodia Generale del Sacro Convento di Assisi.”
L’intervento che si e’ svolto nella Basilica inferiore vede coinvolta DACA insieme allo Studio di Architettura Salvatici – Ripa Di Meana che ha curato lo studio della nuova Cappella delle Reliquie ospitata all’interno della Cappella di San Nicola nella Basilica Inferiore di San Francesco di Assisi.

 

I contatti sono iniziati due anni circa prima della consegna del lavoro, nel 2016/ 2017 e si sono sviluppati in diversi incontri.
All’inizio l’attenzione |é stata rivolta al fattore  “ estetico “ e sono state definite sia le caratteristiche tecniche ed estetiche degli artefatti, per poi arrivare a comprendere e condividere quali fossero le reali esigenze conservative.

 

Allestimento nuova Cappella delle Reliquie – Basilica Inferiore di Assisi
“Le esigenze conservative che abbiamo condiviso erano di tenuta con un controllo della temperatura e dell’umidita’ relativa constante all’interno della vetrina. Inoltre Un sistema di luci che garantisce una sorgente di luce “dimmerabile” e quindi un controllo della quantita luminosa al quale sono sottoposti gli oggetti.”
Nel caso particolare del Saio,  l’esigenza era inoltre quella di disporre di una teca con il vetro facilmente sollevabile, per intervenire di volta in volta sul Saio con procedure di conservazione.
Gli interventi periodici necessari per la conservazione del Saio possono essere infatti piú frequentemente il semplice spolvero o con intervalli piú lunghi un vero riposizionamento del Saio, nella teca, per cambiare le parti in appoggio e variare i flussi d’aria nel tessuto.
Per la Teca contenente La Cartula, il progetto ha previsto il monitoraggio costante dell’umidita’ relativa all’interno della vetrina espositiva, questo in aggiunta al contenitore ermetico che contiene la pergamena, in modo di creare nella vetrina un ulteriore involucro con microclima stabile e monitorato, questo come ulteriore elemento di conservazione per il reperto che ricordiamo presenta uno dei pochi scritti autografi del Santo.

 

Gli architetti dello Studio Salvatici – Ripa di Meana si sono occupati in generale dell’allestimento, in particolare hanno deciso la disposizione delle vetrine nella Cappella e insieme a noi di Daca hanno deciso le caratteristiche estetiche da mantenere e definito i colori delle vetrine.
Il Design delle vetrine ha quindi una paternita condivisa tra l’Ufficio di Design di DACA  e lo studio di Archittettura Salvatici – Ripa di Meana.

 

A sinistra tunica di San Francesco e a destra la “Regola” Francescana.

 

“Per definire il concept:  il cuore creativo di questo progetto, probabilmente il termine piú appropriata é: Rispetto.
L’operazione doveva risultare infatti  – rispettosa- , soprattutto del Contenuto,  quindi vetrine che potessero essere quanto piu “invisibili”per armonizzarsi il piú possible con i colori e le luci della cappella nella quale venivano installate.
Anche per questo una parte fondamentale del lavoro e stata la definizione dei colori, delle vernici e dei tessuti.”
Una parte fondamentale del lavoro e stata quindi la definizione dei colori, delle vernici e dei tessuti.
Per evitare scelte non proprie, sono stati fatti inizialmente diversi test, da semplici “mattonelle colore” fino a veri e propri modelli tridimensionali da collocare all’interno della Cappella.
Quindi un primo prototipo funzionale e stato installato direttamente in loco e possiamo rivelare che fortunatamente proprio il fatto di vedere la vetrina in dimensioni reali nel suo luogo ci ha permesso di riscontrare un errore estetico che e stato evitato poi nella realizzazione.
Infatti il primo prototipo era stato realizzato scegliendo il bianco come colore generale, ma installato, ci si é resi conto che questa tonalita era troppo dissonante rispetto al contesto, si é quindi optato per una tonalita sempre chiara, ma che secondo valutazioni condivise si fosse accostata meglio con colori e luci dell’ambiente in cui sono state installate.

 

Il Saio di San Francesco esposto nella forma del TAU.

 

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